Voci della Grande Guerra

Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #53

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
Editores.n.
Luogos.l.
Data1918
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca comunale di Livorno
N Pagine Tot20
N Pagine Pref
N Pagine Txt20
Parti Gold1-20
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Fra il 500 e il 600 l’Austria difendeva contro i Turchi l’Europa centrale per terra, mentre Venezia difendeva per mare l’Europa occidentale, e la Polonia funzionava da antemurale dell’Europa orientale.

Vienna fu come la ridotta centrale di un unico sistema difensivo, nel quale tutte le popolazioni, dal Mar Nero all’Adriatico, si sentivano solidali contro una comune minaccia.

Dinanzi a questa salda muraglia il fiotto ottomano si spezzò impotente, e via via durante il secolo XVIII e il secolo XIX si è ritirato stanco.

Cioè è venuta meno a poco a poco, coll’infiacchirsi e disorganizzarsi della Turchia, quella forza centripeta, che spingeva una volta verso Vienna tutte le popolazioni cristiane del Medio e Basso Danubio e dei territori circostanti.

Le forze nazionali centrifughe, acquistando attività e coscienza, hanno fatto procedere di pari passo, durante tutto il secolo XIX, il dissolvimento della Turchia e le crisi interne dell’Austria.

La guerra balcanica del 1912, mentre escludeva la Turchia quasi del tutto dalla penisola balcanica, conduceva alla massima violenza la crisi interna dell’Impero degli Absburgo.

La guerra attuale ha avuto fra le cause determinanti appunto il bisogno sentito dai tedeschi e dai magiari dell’Austria-Ungheria di risolvere con la violenza la crisi interna, che minacciava il loro dominio.