Voci della Grande Guerra

Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #43

Torna alla pagina di ricerca

AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
Editores.n.
Luogos.l.
Data1918
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca comunale di Livorno
N Pagine Tot20
N Pagine Pref
N Pagine Txt20
Parti Gold1-20
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Giuseppe Mazzini, il grande idealista, il quale appunto come tutti i grandi idealisti ha avuto un istinto storico assai più squisito di tanti politici sedicenti «realisti» educatisi alla scuola del cinismo bismarckiano, — Giuseppe Mazzini ha avuto sull’Austria, quando l’Austria sembrava ancora destinata a sfidare i secoli, una intuizione originalissima, di cui oggi possiamo controllare la profetica genialità:

ha affermato che i destini dell’Austria sono intimamente connessi coi destini della Turchia, e la vita nuova d’Europa non sarebbe entrata nell’Impero turco senza sconnettere e demolire anche l’Impero d’Austria.

E, infatti, il problema austriaco e il problema della Turchia d’Europa ci si presentano oggi intimamente associati.

E la guerra per la successione d’Austria è anche una guerra per la successione della Turchia.

E le Potenze dell’Intesa nella nota a Wilson hanno dichiarato di volere raggiungere, insieme allo smembramento dell’Austria, la esclusione totale della Turchia dall’Europa.

Nè si tratta — badiamo bene — di semplici coincidenze fortuite ed esterne.

Si tratta di un vero e proprio intimo nesso di causalità storica, il quale anche ad un grande storico di professione, Albert Sorel, ha fatto scrivere, nel 1889, sedici anni dopo la morte di Mazzini: