Voci della Grande Guerra

Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #27

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
Editores.n.
Luogos.l.
Data1918
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca comunale di Livorno
N Pagine Tot20
N Pagine Pref
N Pagine Txt20
Parti Gold1-20
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Nel 1914 la Germania-Austria-Ungheria aveva 110 milioni di abitanti:

fra i quali 40 milioni di francesi dell’Alsazia-Lorena, di danesi dello Schleswig, di polacchi della Posnania e della Galizia occidentale, di ruteni della Galizia orientale, di czechi e slovacchi della Boemia, della Moravia e dell’Ungheria, di rumeni della Transilvania, di sloveni e serbi-croati e italiani della zona meridionale e adriatica, erano stati incatenati in un ferreo sistema militare;

e sono stati adoperati come carne da cannone su tutte le fronti di battaglia, a dispetto di ogni loro naturale tendenza, contro i loro medesimi connazionali, a servizio esclusivo delle criminose ambizioni dei tedeschi e dei magiari.

Nella nuova Europa la Germania-Austria-Ungheria (data sempre la peggiore ipotesi) non conterrebbe che 70 milioni di abitanti, e si troverebbe circondata ad Est, a Sud-Est e a Sud da tre nuovi Stati: la Boemia-Slovachia indipendente, una più grande Romania, una più grande Serbia, i quali, associati alla Quadruplice Intesa, costituirebbero un insieme di forze incrollabili.

Esclusa questa soluzione, non si vede che cosa di pratico potrebbe fare la Intesa, in caso di vittoria, per assicurare il nuovo sistema europeo contro una ripresa offensiva della Germania.

O la Intesa fa di questa guerra l’ultima guerra per la successione d’Austria e riesce così ad isolare la Germania in Europa;

— oppure l’Impero austro-ungarico si salderà sempre più strettamente colla Germania e la fiancheggerà in ogni nuovo tentativo contro la nostra quiete e la nostra libertà.