Voci della Grande Guerra

Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #87

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AutoreJahier, Piero
Professione AutoreScrittore, poeta
EditoreLibreria della Voce
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot192
N Pagine Pref
N Pagine Txt192
Parti Gold[58-83] + [5-57] + [84-194]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Nella vita borghese ci si può distinguere coi denari dell’eredità ingiusta, col pane rubato al povero, col vestito.

Ma in questa vita la ricchezza non conta più nulla e la miseria non avvilisce;

non ci son più comodi da comprare e sta meglio chi è più amato.

Son rimaste soltanto le differenze che non offendon nessuno perché si guadagnano a entrar nella vita e si perdono a uscire e servono a tutti quanti: come la grazia della voce per consolarci, che ha Bedònt il nostro capocoro; o la schiena più quadra, che ha Soccòl per prendere il zaino del malato.

Il soldato è l’uomo più vero:

ricco o povero, potente o meschino, la sua uniforme uguale proibisce di saper queste cose.

Il soldato è un uomo che può distinguersi soltanto al cuore.