Voci della Grande Guerra

Con me e con gli alpini. Primo quaderno Frase: #48

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AutoreJahier, Piero
Professione AutoreScrittore, poeta
EditoreLibreria della Voce
LuogoFirenze
Data1919
Genere TestualeMemorie
BibliotecaUniversity of Toronto Library (Internet Archive)
N Pagine Tot192
N Pagine Pref
N Pagine Txt192
Parti Gold[58-83] + [5-57] + [84-194]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Si provavano le uniformi, si mettevano i fregi con imbarazzo, come roba non da loro: con un senso di ridicolo penoso.

I giovani li han da mostrare alle morose, ma questi bisognerà che rimettano l’abito vecchio per non spaventare i bambini.

Si son lasciati incolonnare senza chieder nemmeno dove andavamo.

Solo un nanerello mattacchione venuto d’America è riuscito a far rider la compagnia, quando ha alzato la coda a una vacca e le ha baciato la fessa chiamandola: me’nona.

Pioveva lugubremente;

qualcuno aveva sottobraccio l’ombrello che, ormai, non si può più aprire.

Andavano già al passo, da soli, naturalmente disciplinati.