Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #82

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

E quando han creduto giunta l’ora di un’aggressione vittoriosa, han tentato senza esitazione il colpo fatale.

Il colpo minaccia di andare a vuoto.

Ed ecco che vengono messe in circolazione le vecchie illusioni, con cui siamo stati tenuti a bada per mezzo secolo, sino al prorompere dell’aggressione germanica.

La dinastia degli Absburgo e la clientela tedesco-magiara, che le dà gli uomini per l’alta gerarchia militare, civile ed ecclesiastica, tentano fra noi la commedia di ripresentarci un’Austria pentita e contrita e rinnovata ed emancipata dalla Germania.

Data la generale ignoranza del pubblico di tutti i paesi in fatto di questioni interne austro-ungariche; — data la perfetta organizzazione della propaganda tedesca nei paesi dell’Intesa e nei paesi neutrali; — date le abitudini di pensiero, per cui tanto in Francia quanto in Inghilterra molti uomini politici hanno dovuto fare un grande sforzo per abbandonare le teorie tradizionali sull’opportunità di tener in piedi l’Austria; — dato che sono ovunque, assai numerosi gli ammalati di nostalgie germaniche, sempre disposti ad illudersi e ad illudere; — data la stanchezza della guerra, che non può non aumentare ovunque, via via che passa il tempo e si moltiplicano i sacrifici; — non è irragionevole per la Germania sperare che la ingenuità dei popoli e la abilità dei suoi propagandisti le facciano ottenere quel che la guerra minaccia di strapparle.

Il governo tedesco si è già impadronito dell’esercito austro-ungarico;

è sicuro dell’amicizia fedele degli austriaci e dei magiari, specialmente se li condurrà a salvamento.