Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #61

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

E anche in Italia non è mancata qualche recriminazione sull’errore, che commetteva l’Intesa, sfidando così apertamente l’Austria e respingendola verso la Germania, invece di tentare con essa una pace separata.

Bisognerebbe contentarsi — ripetono molte persone, anche in buona fede — di una riforma interna della costituzione austriaca, la quale dia l’autonomia amministrativa agli czechi e agli slavi del Sud e alla Transilvania, e così tolga ogni predominio ai tedeschi e ai magiari.

L’autonomia, questa ci vuole, non la indipendenza;

facciamo dell’Austria-Ungheria una federazione di popoli liberi ed eguali;

non pretendiamo smembrarla.

L’Austria-Ungheria, trasformata così in una Grande Svizzera, diventerà nella nuova Europa elemento di equilibrio e di pace.

La campagna dell’Avanti: per le autonomie, e certe dichiarazioni socialiste alla Camera italiana, sul danno che verrebbe al mondo dallo sfasciamento dell’Austria, fanno parte di tutta questa complessa manovra austro-germanica.