Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #30

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ma non può essere considerato, se non grazie a un mostruoso errore ottico, che avverrebbe a tutto profitto della Germania, come frutto desiderabile della vittoria nostra e dei nostri alleati.

Un’altra manovra, che può diventare a un tratto assai pericolosa, può essere tentata dalla Germania per mezzo del Vaticano:

e a prepararla per il momento buono, dato che debba manifestarsi necessaria, servono le notizie, che di tanto in tanto sono messe in circolazione, di un probabile atteggiamento del Papa favorevole all’Intesa e avverso alla Germania.

Il Vaticano è interessato non meno della Germania a portare a salvamento l’Austria.

La questione romana — per quanto sia oggi infinitamente meno acuta che quarant’anni or sono — ha sempre nell’Austria una delle sue ultime leve internazionali.

Il clericalismo austriaco si appoggia specialmente sulle popolazioni rurali della Slovenia e della Croazia.

Strappare questi paesi all’amministrazione austriaca, ed aggregarli con la Bosnia alla Serbia, significherebbe sostituire, ad est dell’Italia, all’Austria compattamente cattolica e al blocco Germania-Austria sempre pronto ad accordarsi col Vaticano contro l’Italia, uno Stato di religione mista, cattolica al Nord ortodossa al Sud, in cui l’influenza del clericalismo croato sarebbe sopraffatta da quella dell’ortodossia serba; e che dovendo difendere la Slovenia e la Croazia contro ogni nuovo tentativo tedesco e magiaro verso l’Adriatico, sarebbe costretto ad essere un sicuro alleato dell’Italia, non appena il problema dei rapporti italo-slavi nell’Adriatico orientale venisse risoluto con un compromesso di buon senso e di equità.