Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #82

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Un altro provvedimento economico opportuno potrebbe essere l’imporre alla Germania nel trattato di pace l’abolizione di ogni barriera doganale.

Grazie a questa rivoluzione finanziaria ed economica, l’Impero germanico sarebbe privato di tutti i redditi doganali, cioè di uno dei più importanti cespiti delle sue entrate, e di fronte al potere centrale verrebbe rialzata l’importanza finanziaria e quindi l’autonomia politica degli Stati confederati.

D’altra parte, cadendo il vecchio sistema economico a basi protezioniste, la Germania sarebbe obbligata a rifare tutta la sua vita economica su basi liberoscambiste:

la specializzazione di funzioni economiche, a cui il libero scambio la obbligherebbe, rendendole impossibile ogni autonomia economica, farebbe assolutamente solidale la sua vita economica con quella del mondo europeo ed extraeuropeo, la esporrebbe più che nel passato al pericolo immediato della fame e della paralisi generale in caso di guerra e di blocco, contribuirebbe efficacemente, insieme alla lezione della guerra perduta, a quella correzione della mentalità germanica in senso pacifico, senza cui è vano sperare tranquillità in Europa.

Ma anche quest’abolizione di ogni dogana non potrebbe essere imposta permanentemente, se la Germania non fosse almeno per un ventennio ridotta alla impossibilità di riprendere l’offensiva.

Anche i provvedimenti finanziari ed economici, insomma, che sembrano i più efficaci, non per «schiacciare» la Germania, ma per condurla ad una politica meno pericolosa per i vicini e meno perturbatrice per il mondo, non possono essere adottati e assicurati, se non si risolve prima il problema della sicurezza politica e militare europea.

E la soluzione di questo problema bisogna cercarla, non in Germania, ma fuori della Germania.