Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #28

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

offrono al Governo tedesco argomenti per eccitare il popolo tedesco a una lotta più tenace, perché disperata.

Le compagini nazionali, quali si sono selezionate in Europa, attraverso la storia medioevale e moderna, sono oramai formazioni permanenti, che nessuna prepotenza e nessun arbitrio possono disfare.

Documento caratteristico di questa verità:

— la Polonia;

— questa morta che sempre risorge e che dopo un così lungo silenzio sepolcrale si ripresenta oggi nella storia, col suo sentimento nazionale intatto, come una forza attiva di prim’ordine, che i tre antichi oppressori debbono oggi cercare di propiziarsi a gara per impedire che il partito avversario riesca a utilizzarla.

Per arrivare allo «schiacciamento perpetuo» della Germania, bisognerebbe fare a pezzi tutta o quasi tutta la Germania, distribuendola fra i vicini.

Ma, a parte che con questo la Intesa dimostrerebbe ingannatrici le sue proteste di lottare per i diritti delle nazionalità, e darebbe ai suoi proclami lo stesso valore di «pezzi di carta», che dà ai suoi trattati la Germania, e scenderebbe allo stesso livello morale, a cui è precipitata la Germania, — a parte queste considerazioni ideali, che hanno anch’esse una grande forza reale, perché i principî di giustizia e di diritto esistono nella coscienza dell’umanità, ed agiscono e reagiscono come forze reali ed è grande errore deriderli o ignorarli — e la Germania se n’è avvista nella questione del Belgio e nei suoi rapporti con l’Italia —;