Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #32

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Ma al batajun i sum v' nü tard parchè i sum’tersa categoria.

E i l' ai imparà le salüt da un pays ch' a ciuciava la lait quand che mi i ’m tirava già i barbìs.

E la sera, quando il sole è andato sotto, e i soldati vanno a prendere il rancio, mi faccio due ore di scuola da solo sulla neve raggelata, per non sfigurare troppo con questi virtuosi.

Il capitano Ripamonti, alpinaccio vecchia scuola — cinque ferite, le più belle battaglie d’alpini nel suo passato, Montenero, Mrzli, Malga Fossetta, Caldiera, Adamello — mi consola:

— Volontario anche Lei, vero:

Come me.

Bè, la cucina è buona, e il vino è migliore, e nella casa dove sta Lei c’è una bella ragazza, e non è detto che dobbiamo lasciarci tutti la ghirbona.