Voci della Grande Guerra

Delenda Austria Frase: #11

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
EditoreF.lli Treves
LuogoMilano
Data1917
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno
N Pagine Tot58
N Pagine Pref
N Pagine Txt58
Parti Gold[15-30] [1-14] [31-58]
Digitalizzato Orig
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Il popolo tedesco è militarista, perchè ha fede nella violenza, avendola sperimentata trionfatrice e utile nel 1866 e nel 1870 e nei primi tempi di questa guerra.

La resistenza accanita, che ha finora incontrata e che non sospettava, ha cominciato a guarirlo della sua malattia.

La sconfitta, a cui va incontro, porterà a termine la guarigione.

E sarà tanto più salutare quanto meno i professori tedeschi potranno cavillare sul carattere e sulla estensione d’essa, negando filosoficamente che sia stata una sconfitta, e definendola filosoficamente come una vittoria.

Ma anche la sconfitta a nulla servirebbe, se rimanesse sempre alla Germania una ragionevole speranza di rivincita a scadenza non molto lontana.

Solamente la visione permanente del proprio isolamento, in un mondo di forze nemiche invincibili e sempre pronte alla difesa e al castigo, potrà condurre gli spiriti pervertiti dall’adorazione della violenza a riconoscere il fallimento dell’antico ideale e la necessità di nuovi atteggiamenti morali.

Ora, prima condizione per la soluzione del problema dell’isolamento della Germania, è la demolizione totale dell’Austria-Ungheria.