Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #442
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Bè, Lei si metta là con il resto della compagnia.
Vada pure.
E, trepestiamo nella melma e nel buio verso la casa presso la ferrovia con una vaga trepidazione, perché tra piccolo posto trabocchetto e casa individuata ci sembra che la povera 265a con 58 di forza abbia poco da stare allegra.
Burlone, il signor Maggiore.
Ma nella casa c’è una bella stufa, e, se domani c’è ancora questo nebbione, l’accenderemo e ci faremo le castagne arrosto.
E la botte — Dio sa come ci si trovi ancora:
— la metteremo vicino a noi, e ogni caposquadra è autorizzato a venire ogni ora con la gavetta a prendere il vino per i suoi uomini.